Il Ministero della Giustizia ha incontrato i rappresentanti degli Ordini professionali per discutere le nuove regole sulle prestazioni temporanee e occasionali dei professionisti comunitari in Italia. La riunione, avvenuta prima della pubblicazione della circolare dello scorso 17 febbraio, ha permesso di raccogliere osservazioni e proposte sulle modifiche imposte dalla Commissione Europea nell’ambito della procedura d’infrazione 2024/2111 prima della stesura della circolare ministeriale.
La novità principale riguarda l’eliminazione della verifica preliminare delle qualifiche per i professionisti stranieri che operano temporaneamente in Italia. Questa misura, derivante dall’interpretazione della Direttiva 2005/36/CE, punta a facilitare la mobilità professionale e a ridurre la burocrazia, ma solleva dubbi sulla qualità e il controllo delle competenze. Secondo il CNPI, l’interpretazione della direttiva in materia di esercizio temporaneo delle prestazioni professionali, presenta sia opportunità che criticità. Da un lato, l’eliminazione della verifica preliminare facilita l’accesso al mercato italiano per i professionisti provenienti dall’estero, favorendo una maggiore mobilità e competitività. Dall’altro lato, emergono diverse preoccupazioni. Tra queste il rischio di una riduzione del controllo sulla qualità e sulla preparazione dei professionisti stranieri che operano in Italia che potrebbe tradursi in potenziali squilibri nel mercato del lavoro e in una concorrenza non sempre basata su parametri di qualità. Per il CNPI, questa riforma rappresenta un cambiamento significativo che richiede un’attenta riflessione sugli strumenti di controllo successivi all’accesso alla professione. Per tale motivo, il Consiglio Nazionale continuerà a monitorare i successivi sviluppi della tematica per valutare l’impatto di questa decisione sull’intera Categoria.