“Sì al contrasto delle frodi in materia di superbonus, no a provvedimenti che ne frenano la misura e vanno a colpire professionisti preparati e onesti che svolgono il proprio lavoro”. A dichiararlo Giovanni Esposito presidente del Consiglio nazionale dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati all’indomani del provvedimento approvato nell’ultimo Consiglio dei ministri con il quale si prevede la reclusione da due a cinque anni e una multa da 50 mila a 100 mila euro per tutti i tecnici abilitati che nelle asseverazioni espongono informazioni false o omettono di riferire informazioni rilevanti sui requisiti tecnici del progetto.
“Queste nuove previsioni sanzionatorie” sostiene Esposito suscitano in tutti i professionisti una forte preoccupazione e rischiano di creare nuovamente difficoltà insormontabili nel processo di miglioramento energetico e di messa in sicurezza degli edifici, agevolati dai “Bonus edilizi”, in particolare il Superbonus”. Tra l’altro non si comprende la necessità di un tale inasprimento delle sanzioni e delle modifiche al meccanismo delle asseverazioni giacchè, proprio per il Superbonus, sono da sempre previste le dichiarazioni asseverate dei tecnici abilitati e il provvedimento, stando ai dati dell’Agenzia delle Entrate, si caratterizza per una percentuale di frodi – ad oggi peraltro solo ipotizzate e presunte – pari al 3% sul totale degli importi delle opere coperte dall’incentivo statale”.
Per questo chiude il Presidente dei Periti Industriali “siamo disponibili, come sempre, a proporre ed individuare ulteriori meccanismi di controllo e di lotta alla frode, a patto però che questi siano realmente utili ed applicabili. Nello stesso tempo chiediamo che la norma prevista venga eliminata o comunque corretta affinchè possa portare in concreto risultati positivi sul piano della prevenzione delle frodi, evitando che professionisti competenti e preparati evitino di sottoscrivere, in perfetta buona fede e correttezza, dichiarazioni che potrebbero prestarsi ad interpretazioni e valutazioni discrezionali”.
21 febbraio 2022