Recepiamo con grande favore il potenziamento delle detrazioni fiscali per gli interventi di efficientamento energetico e di mobilità sostenibile contenuti nel dl rilancio. Dispiace invece che il capitolo dedicato a Industria 4.0, anche ridefinita Transizione 4.0, sia rimasto vuoto.
Questo il primo commento del presidente del Consiglio nazionale dei periti industriali e dei periti industriali laureati Giovanni Esposito al provvedimento in via di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. “Il provvedimento contiene alcuni passaggi estremamente positivi come l’intero articolato sugli ecobonus che puntano a favorire gli investimenti per rendere i nostri edifici meno energivori, attraverso il contenimento dei consumi -per altro in una misura superiore a quella della spesa complessiva- attivando un sistema virtuoso che valorizza il ruolo dei professionisti. Basti pensare che tutte le detrazioni possono godere della cessione del credito e dello sconto in fattura, a patto che siano vidimate con apposito visto di conformità da un professionista che confermi il rispetto dei requisiti previsti e la corrispondente congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati.
Nella giusta direzione anche il super bonus per l’installazione di colonnine destinate alla ricarica di veicoli elettrici per incentivare la mobilità elettrica, tema questo sul quale il Consiglio nazionale dei periti industriali è tornato più volte, dedicando un’apposita linea guida sulla materia. Le colonnine di ricarica, sono infatti infrastrutture complesse dal punto di vista tecnologico che devono rispondere a requisiti severi dal punto di vista della funzionalità, delle prestazioni operative, dell’affidabilità e della sicurezza. L’installazione del punto di ricarica quindi deve essere affidata a un soggetto abilitato e iscritto a un albo, affinchè siano rispettate tutte le norme di sicurezza elettriche.
Crediamo invece si sia persa un’occasione sulla partita Industria 4.0 che poteva essere fondamentale per sostenere in questa fase 2 la digitalizzazione dei propri processi produttivi delle imprese aiutandole a garantire il distanziamento sociale. In particolare ci aspettavamo una conferma di quanto dichiarato dal ministro dello sviluppo economico Patuanelli che aveva garantito il rafforzamento del credito d’imposta per un arco temporale di tre anni. Sarebbe anche opportuno prevedere l’obbligo della relazione tecnica da parte del professionista a garanzia dell’investimento effettuato, inserendo il costo della consulenza nell’importo oggetto dell’ammortamento.
Ora speriamo che nell’iter di conversione in legge, da una parte siano confermate le misure legate agli incentivi per un settore trainante dell’economia, ma dall’altra vengano accolte le richieste su un tema fondamentale per aumentare la produttiva delle imprese, accompagnandole verso quella trasformazione digitale che, specie in questa fase, non è un optional ma una reale necessità”.