Nonostante la crisi economica che ha interessato il nostro Paese a partire dal 2008, le professioni continuano ad essere attrattive per i giovani italiani. I dati più aggiornati raccolti presso tutti gli ordini professionali consentono di calcolare il numero complessivo
di iscritti agli albi a fine 2016: si tratta di oltre 2,3 milioni di soggetti, praticamente 38 ogni mille abitanti, quasi 680 mila in più di quanto si registrava nel 2000. Dopo la rapida crescita registrata nella prima decade del millennio (ad un ritmo medio del 2,7% annuo), si è avuto tuttavia negli ultimi cinque anni un rallentamento (+1,2% nella media dell’ultimo quinquennio). È quanto emerge, fra le altre cose, dal “Secondo rapporto sulle professioni regolamentate in Italia. Numeri, dimensioni, tendenze, cambiamento” voluto dal Cup, il Comitato unitario delle professioni e realizzato dal Cresme che mette in luce un numero in particolare: è di 77 miliardi di euro, quasi il 6% del Pil, la ricchezza prodotta dalle professioni e sono circa 2,9 milioni i dipendenti degli studi,corrispondente al 12,6% del totale degli occupati.
Scarica il Rapporto Cresme-Cup.