Sì al ddl sull’equo compenso, a patto che il testo “sia perfezionato e reso maggiormente efficace nelle sue finalità”.E’ il commento della Rete delle Professioni Tecniche al disegno di legge che istituisce l’equo compenso e che per questo ha presentato alcune osservazioni e proposte di emendamenti.
I professionisti tecnici rilevano come le disposizioni normative indicate dal provvedimento ai fini della individuazione dei parametri per l’equo compenso dei professionisti non esauriscano la copertura di tutte le tipologie di prestazioni svolte dalle professioni regolamentate. Ritengono opportuno, dunque, l’inserimento all’interno dell’articolato di una disposizione che deleghi il Ministero della Giustizia ad emanare, sentiti con i Consigli Nazionali degli Ordini e Collegi professionali, un decreto che introduca compensi minimi per le prestazioni non incluse nella normativa vigente e richiamata nel disegno di legge in esame. L’entità di tali compensi dovrà essere aggiornata automaticamente a cadenza biennale secondo gli Indici ISTAT; con cadenza biennale deve essere anche prevista una revisione dei contenuti complessivi dei decreti citati, onde consentire di poter includere e aggiornare l’elenco delle prestazioni incluse.