Vigilare sul processo normativo comunitario in materia di professioni e quindi incidere sul processo legislativo, tutelando gli interessi del perito industriale oltre i confini nazionali.Queste le principali ragioni che hanno spinto una delegazione del Cnpi ad incontrare nei giorni scorsi a Bruxelles diversi parlamentari europei: da Lara Comi, commissione mercato interno (Forza Italia), Rudolf Kolbe presidente del Ceplis, Sophie Weisswange,Commissione Europea Direzione Generale del Mercato Interno, dell’Industria, dell’Imprenditoria e delle PMI, Nicola Danti (Gruppo dell’Alleanza progressista di Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo), Sebastian Rable, Comissione del Mercato Interno e protezione dei consumatori (gruppo dei verdi), Lorenzo Repetti, Lorenzo Repetti,Commissione Europea Direzione Generale del Mercato Interno, dell’Industria, dell’Imprenditoria e delle PMI. Una missione strategica quella messa in campo dal Consiglio nazionale, che al suo interno ha creato un gruppo di lavoro ad hoc, che prende il via da una rinnovata attenzione in Europa sul tema delle libere professioni.
Cnpi, fari puntati in Europa
A gennaio 2017, infatti, la Commissione ha approvato un pacchetto di quattro nuove misure che renderà più facile per le imprese e per i professionisti la prestazione di servizi. Si tratta di una proposta di direttiva per introdurre la valutazione di proporzionalità delle norme nazionali che regolano l’accesso alle professioni regolamentate e il loro esercizio; una nuova e-card europea per rendere più facile fornire servizi all’estero; una proposta per migliorare il meccanismo di notifica dei progetti di norme nazionali sui servizi; e, infine, una Comunicazione sugli Orientamenti per le riforme nazionali in materia di regolamentazione delle professioni.
Le proposte si inseriscono nella tabella di marcia della strategia per il mercato unico. La Commissione, infatti, non intende modificare la normativa vigente dell’Ue nel settore dei servizi, ma punta a una migliore applicazione delle norme, per sfruttarne tutte le potenzialità e dare un nuovo impulso all’economia.
Attorno a questa cornice legislativa si muove l’azione della delegazione del consiglio nazionale finalizzata, innanzitutto, a monitorare il processo legislativo in corso sulle nuove disposizioni, ma soprattutto a progettare e sviluppare un piano strategico da presentare alle istituzioni dell’Unione europea per tutelare e rappresentare le istanze dell’ordine professionale. Tutto con la consapevolezza che l’esercizio di attività professionali ingegneristiche nel mercato europeo sia reso ancora complesso per l’assenza di un’univoca determinazione dei requisiti necessari per l’esercizio della professione di perito industriale.