E’ in atto in questi ultimi mesi un costante dibattito sul tema della formazione tecnica, sia quella rilasciata dalla scuola secondaria che quella affidata agli istituti tecnici superiori. Il punto di partenza è che al Paese mancano i tecnici preparati, si parla di circa 60 mila figure. In questo senso si colloca l’iniziativa del ministero dell’istruzione che parla di un check up da effettuare alla scuola riformata dall’ex-ministro dell’istruzione Gelmini. Secondo le dichiarazioni di Carmela Palumbo, dg per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del Miur, “non c’è dubbio che le materie nel primo biennio siano troppe, e che ci sia bisogno di introdurre realmente, attraverso la flessibilità curriculare, più insegnamenti pratici e laboratoriali” aggiungendo pure che, una chiave in questo senso, potrebbe essere il modello dell’alternanza scuola-lavoro. Come periti industriali abbiamo il dovere di non farci trovare impreparti di fronte a questo dibattito, mettendo in atto ogni azione possibile per assecondare, a nostro fine, un eventuale processo di riforma.