“Un importante passo avanti per le professioni ordinistiche e per il Paese: l’attesa riforma degli Ordini professionali ci vedrà pronti a collaborare con il Governo per rendere il nuovo impianto normativo ancor più aderente all’attuale contesto lavorativo, economico e sociale”. Lo dichiara Giovanni Esposito, Presidente del Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati a margine dell’approvazione, nella seduta del 4 settembre 2025, da parte del Consiglio dei Ministri al disegno di legge delega per la riforma degli ordinamenti professionali, su proposta dei Ministri Marina Calderone (Lavoro) e Carlo Nordio (Giustizia). Un provvedimento che mira ad una revisione organica delle normative vigenti, risalenti alla riforma del 2012, con l’obiettivo di garantire maggiore coerenza e modernizzazione del sistema delle professioni italiane, allineandolo agli standard europei e interessa 14 categorie professionali: agrotecnici, architetti, assistenti sociali, attuari, consulenti del lavoro, dottori agronomi e forestali, geologi, geometri, giornalisti, ingegneri, periti agrari, periti industriali, spedizionieri doganali e consulenti in proprietà industriale.
“Oggi ci troviamo spesso a operare con regole che, in diversi ordinamenti, risalgono a oltre trent’anni fa. È indispensabile dotarsi di strumenti aggiornati, norme più snelle e modelli organizzativi adeguati al tempo presente”, spiega Esposito.