Dalle Lauree Professionalizzanti passa il futuro della Professione Tecnica

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L’innovazione nella formazione è la chiave per il futuro delle professioni tecniche. In questo scenario, i percorsi accademici delle lauree professionalizzanti nascono da una richiesta concreta proveniente dal territorio, dalle attività produttive e dagli Ordini professionali, con l’obiettivo di fornire competenze aggiornate e concrete opportunità occupazionali per i giovani.
Grazie al coinvolgimento attivo del mondo accademico, su tutto il territorio nazionale, oggi le lauree professionalizzanti rappresentano una realtà solida e riconosciuta, che offre nuove prospettive alla professione di Perito Industriale.

Una riforma concreta: lauree abilitanti e accesso diretto alla professione

Con i primi decreti attuativi degli articoli 2, 3 e 6 della Legge 163/2021 (Legge Manfredi), le classi di laurea LP-01, LP-02 e LP-03 sono diventate abilitanti all’esercizio della professione, segnando un passaggio fondamentale nella riforma avviata con la Legge 89/2016, che ha introdotto l’obbligo di laurea triennale per l’accesso all’Albo.
A quali professioni abilitano le lauree LP
  • LP-01: abilita, non solo alla professione  di geometra, ma anche di Perito Industriale in Costruzioni, Ambiente e Territorio.
  • LP-02: abilita, accanto alla professione di agrotecnico e di perito agrario, anche di Perito Industriale in Tecnologie Alimentari.
  • LP-03: abilita esclusivamente alla professione  di Perito Industriale in:
    • Meccanica ed Efficienza Energetica
    • Impiantistica Elettrica e Automazione
    • Informatica
    • Chimica
    • Design
    • Prevenzione e Igiene Ambientale
I corsi LP coprono aree strategiche come meccatronica, energia, chimica, informatica, automazione, materiali e tecnologie digitali, tecniche per l’edilizia e il territorio, tecnologie alimentari, e sono rivolti non solo ai diplomati degli Istituti Tecnici, ma anche ai liceali di ogni indirizzo, con supporto didattico per le discipline scientifiche.

Consulta la mappa dei corsi attivi in Italia

Ad oggi sono attivi circa 57 corsi di laurea professionalizzante, distribuiti come segue:
  • 26 LP-01
  • 12 LP-02
  • 19 LP-03
Il CNPI, insieme agli Ordini territoriali, ha siglato accordi con 19 Atenei italiani, per garantire una presenza capillare dei corsi sul territorio.

Collaborazione tra Università e Aziende: un’Alleanza Strategica per la Formazione Tecnica

Le Lauree Professionalizzanti si fondano su un modello formativo integrato che valorizza la stretta collaborazione tra mondo accademico, tessuto produttivo e professioni. Le Università, in sinergia con gli Ordini territoriali e il CNPI, stipulano convenzioni con aziende, enti pubblici e studi professionali altamente qualificati, selezionati in funzione delle competenze tecniche richieste dal corso di studio.
Questa collaborazione permette agli studenti di svolgere il Tirocinio Pratico Valutativo (TPV) direttamente all’interno di realtà produttive del settore tecnico, dove possono confrontarsi con tecnologie, processi e dinamiche aziendali reali, acquisendo competenze spendibili immediatamente nel mondo del lavoro. Il coinvolgimento delle imprese è quindi parte integrante del percorso formativo: esse contribuiscono alla definizione degli obiettivi del tirocinio, accolgono i tirocinanti, forniscono tutor aziendali e partecipano attivamente al processo di valutazione delle competenze.
Inoltre, i partner industriali collaborano con i docenti universitari nella progettazione dei percorsi formativi, assicurando un costante aggiornamento dei contenuti didattici rispetto alle esigenze del mercato. Questa integrazione tra sapere accademico e sapere operativo garantisce un alto livello di occupabilità ai laureati, che possono così inserirsi rapidamente e con successo nel mondo del lavoro tecnico-professionale.

Un nuovo modello formativo: studio, tirocinio e abilitazione integrati

Con le lauree LP-01, LP-02 e LP-03, è possibile diventare Perito Industriale Laureato attraverso un percorso triennale integrato, che unisce:
  • formazione accademica (1° anno)
  • laboratori (2° anno)
  • tirocinio pratico valutativo (3° anno),
  • l’abilitazione professionale mediante semplificazione dell’Esame di Stato.
Grazie alla Legge 163/2021 e ai Decreti Interministeriali 682, 683, 684, 685, 686 e 687 del 2023, l’abilitazione professionale si consegue al termine del tirocinio, superando la Prova Pratica Valutativa (PPV) che precede la discussione della tesi di laurea.
Il tirocinio pratico valutativo (48 CFU) si svolge presso aziende, amministrazioni, enti del terzo settore o studi professionali convenzionati con l’università e con l’Ordine, ed è monitorato tramite il Registro Nazionale dei Tirocinanti (www.rntcnpi.it), piattaforma ideata dal CNPI.
Durante il tirocinio, lo studente sviluppa esperienze, competenze e abilità:
  • tecniche e professionali,
  • deontologiche,
  • in materia di salute e sicurezza.
La PPV è valutata da una commissione paritetica, composta da docenti universitari e rappresentanti dell’Ordine. Il suo superamento dà accesso immediato all’esercizio della professione di Perito Industriale, anche in forma autonoma.
Ad oggi sono tanti gli studenti iscritti al Registro nazionale dei tirocinanti, ognuno dei quali è seguito da un tutor ordinistico iscritto alla sezione dell’Albo dei Periti Industriali corrispondente alla laurea professionalizzante da conseguire.

 

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Non solo LP: le altre lauree triennali per Perito Industriale

Oltre alle nuove 3 classi LP, restano valide anche le 14 classi di laurea triennale previste dall’art. 55, comma 2, lett. d) del DPR 328/2001. Gli studenti che hanno conseguito o conseguiranno tali titoli accademici possono accedere alla professione di Perito Industriale sostenendo l’Esame di Stato.
Il Consiglio Nazionale dei Periti Industriali ha chiesto che anche per questi percorsi si attivino modalità semplificate di abilitazione universitaria, in via transitoria (art. 6, comma 2, Legge 163/2021), e si sta impegnando affinché tali lauree diventino direttamente abilitanti (ex art. 4).