I periti industriali nel quadro europeo delle qualifiche

In questo quadro quindi, la categoria professionale dei Periti Industriali si colloca tra le professioni con livello di qualificazione descritto all’art. 11, lett. d) della “Direttiva 2005/36/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 7 settembre 2005 (pubblicato in G.U.C.E. il 30 settembre 2005, L 255/22), relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali”, la quale nel Titolo III – Libertà di stabilimento “Regime generale di riconoscimento di titoli di formazione”, nella rubrica “Livelli di qualifica”, raggruppa nel livello d) i soggetti che hanno conseguito “un diploma che attesta il compimento di una formazione a livello di insegnamento post-secondario di una durata minima di tre e non superiore a quattro anni o di una durata equivalente a tempo parziale, impartita presso un’università o un istituto d’insegnamento superiore o un altro istituto che impartisce una formazione di livello equivalente, nonché la formazione professionale eventualmente richiesta oltre al ciclo di studi post-secondari” (art. 11, comma 1, lett. d) Direttiva 2005/36/CE).

Inoltre non va dimenticato quanto è contenuto nella decisione del Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea del 15 dicembre 2004, n. 2241/2004/CE inerente la definizione di un “Quadro comunitario unico per la trasparenza delle qualifiche e delle competenze – Europass”. La decisione considera fondamentale una maggiore trasparenza delle qualifiche e delle competenze, al fine di agevolare in tutta Europa la mobilità nella prospettiva dell’apprendimento permanente, contribuendo così allo sviluppo di un’istruzione ed una formazione di qualità. A tal fine, l’Europass è uno strumento di informazione a livello comunitario, il quale dà la possibilità ai cittadini di presentare in modo chiaro e completo le informazioni relative a tutte le loro qualifiche e competenze. In tal guisa, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con decreto 10 ottobre 2005 (in G.U. n. 256 del 3 novembre 2005), di concerto con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ha approvato il modello di libretto formativo del cittadino, ai sensi del D. Lgs. 10 settembre 2003, n. 276, art. 2, comma 1, lettera i).