Firmato pochi giorni fa a Roma tra la Rete Professioni Tecniche e il Commissario straordinario per la ricostruzione il “Protocollo d’intesa recante i criteri generali e requisiti minimi per l’iscrizione nell’Elenco speciale dei professionisti abilitati di cui all’articolo 34, commi 1, 2, 5 e 7, Decreto Legge 17 ottobre 2016, n. 189, schema di contratto tipo, censimento dei danni ed istituzione dell’Osservatorio della ricostruzione”. Il nuovo Protocollo è stato aggiornato anche alla luce del decreto “Sisma 2” che ha accolto molte delle proposte avanzate in precedenza dalla Rete.
Oltre al Commissario Vasco Errani, hanno firmato il Protocollo, per conto della Rete: Armando Zambrano (Coordinatore RPT e Presidente CNI), Nausicaa Orlandi (Segretario Tesoriere RPT e Presidente CNC), Maurizio Savoncelli (Presidente CNGeGL), Giuseppe Cappochin (Presidente CNAPPC), Francesco Peduto (Presidente CNG), Andrea Sisti (Presidente CONAF), Lorenzo Benanti (Presidente CNPA), Carla Brienza (Presidente OTAN), Renato D’Agostin (Vice Presidente CNPI). Sono stati inoltre presenti Rosanna Zari (Vice Presidente CONAF) e Massimiliano Pittau (Direttore Fondazione CNI).
“Con la firma di questo protocollo – ha commentato il Commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani – prosegue la proficua collaborazione con la Rete Professioni Tecniche. A questo punto abbiamo a disposizione tutti gli strumenti per lavorare. Ora però dobbiamo lanciare un messaggio forte perché è arrivato il momento di andare e di farlo velocemente”.
Anche i professionisti tecnici hanno espresso la loro soddisfazione. “Col nuovo Protocollo – afferma la Rete – facciamo un notevole passo in avanti nella logica di distribuzione degli incarichi e della regolamentazione degli importi ridotti. Inoltre viene rafforzato l’Osservatorio che consentirà di avviare la ricostruzione con le dovute garanzie. I Presidenti degli Ordini e Collegi delle professioni tecniche, su richiesta del Commissario Errani, avvieranno una campagna di informazione affinché risulti più rapida ed efficace la redazione delle progettazioni, in modo da consentire in tempi rapidi il ritorno nelle proprie abitazioni delle popolazioni colpite. I Presidenti, inoltre, hanno deciso di organizzare per il prossimo 13 luglio ad Accumuli un incontro tra Rete, il Commissario Errani e gli iscritti, in modo da divulgare in maniera ottimale i contenuti delle procedure”.
’intesa sottoscritta definisce i criteri per l’inserimento nell’elenco dei professionisti abilitati per la ricostruzione post sisma nel Centro Italia e dei relativi metodi per evitare la concentrazione di incarichi, la disciplina analitica e di dettaglio del contributo previsto, con riguardo a tutte le attività tecniche poste in essere per la ricostruzione e i criteri finalizzati ad evitare concentrazioni di incarichi che non trovano giustificazione in ragioni di organizzazione tecnico-professionale.
Inoltre il Protocollo, oltre ad introdurre i criteri per il nuovo contratto per l’affidamento degli incarichi, sancisce la creazione di un Osservatorio Nazionale della ricostruzione post-sisma 2016, composto da tre rappresentanti della struttura del Commissario Straordinario e da quattro rappresentanti della RPT, allo scopo di vigilare sull’attività dei professionisti.
Il nuovo schema di contratto, obbligatorio, definisce gli importi riconosciuti ai professionisti sulla base del valore del progetto in modo più equilibrato. Un po’ più alti per i lavori di importo minore, un po’ più bassi per quelli più importanti. Il compenso al professionista è pari al 12,5% dell’importo dei lavori fino a 150 mila euro, il 12% tra 150 e 500 mila euro, il 10% tra 500 mila e un milione, l’8,5% tra 1 e 2 milioni, il 7,5% oltre questo tetto. La Rete, inoltre, attraverso il Protocollo assicura la massima collaborazione ed impegno dei professionisti per la redazione in tempi brevi della verifica di agibilità degli edifici, con la procedura FAST, per concludere il censimento dei danni sulla base di eventuali specifici protocolli d’intesa da definire con il Dipartimento della Protezione Civile. Dopo l’esito delle schede FAST poi la Rete Professioni Tecniche assicura l’adesione dei professionisti alla predisposizione delle schede AeDES che dovranno essere non più di 60 per ciascuno di loro.